Verso il 2001

Verso il 2001

Fra il 15 ed il 16 aprile 2021, la storia cammina. Parte dal 2035 e va verso il 2001.

Nonno e nipote ora sono insieme. Prendono la via per la Grande Scala Mobile e la raggiungono, ma sono in un terribile ritardo.

Sappiamo che la nostra storia inizia a primavera, in una falsa primavera, perché nevica. Sulla Storia, le cose essenziali che si sanno, sono qui.

Dalla finestra, Caroto vede il nonno arrivare da lontano su Via Tirreno, ma si accorge che la strada sta sparendo dietro di lui. Qualcuno o qualcosa la sta cancellando.
Così prende il mazzo delle Carte delle Storie, quelle di sua madre, la Signora Nessuno Tuttofare ed esce di casa, anche se non potrebbe, lasciando Rebba da sola. Vuole raggiungere il Nonno, che è lì nella strada.

Caroto corre a Piedi evitando la strada che scompare. 

Nonno e nipote ora sono insieme. Prendono la via per la  Grande Scala Mobile e la raggiungono, ma sono in un terribile ritardo: anche la Grande Scala Mobile rischia la distruzione. Riusciranno a raggiungere la fine delle scale prima che vada distrutta? Nonno e nipote sanno che su in alto c’è la Porta del Tempo. Devono arrivare prima che si chiuda. La Grande Scala Mobile è lunghissima. Ci vogliono almeno 20 minuti per salire. Così montano su: Ciaccione prende Caroto in braccio e quella si muove. 

Caroto tira fuori dal mazzo la Carta della Speranza e, insieme, chiudono gli occhi.

…Forse lassù il tempo non è ancora passato, forse il tempo è ancora lì, nel passato.
Lassù c’è il Centro Storico e il Tempo Antico. E il nonno lo sa: il Centro Storico è un grande stargate. Ciaccione ha in mano l’orologio. Lo mette in funzione a occhi chiusi. e quello funziona. Caroto si sente al sicuro. C’è il nonno, l’orologio e il suo superpotere: la Supervelocità.
La Scala sta accelerando…Nemmeno se ne accorgono. Sono già su. Il Portale del tempo è ancora aperto.

Alla fine della Scala Mobile, sono nel 2001. Il viaggio è iniziato.

Ciaccione e Caroto aprono la porta bianca alla fine della scala mobile e si ritrovano in Biblioteca, la piccola Città nella Città. Un posto che serve a scrivere e a leggere. Pieno di libri.
In quella biblioteca si può giocare a nascondino, e si trovano un sacco di cose…
Era scritto proprio così, in un giornale del 2001.

Ciaccione ha un piano: sa che qualche papà o qualche mamma nel 2035, in quello stesso momento, nel futuro da cui sono partiti, sta per andarci, per riparare errori molto simili. E lui, che ha la capacità di aiutare tutti, inizia ad incamminarsi con Caroto. Devono fare presto!

Ritardo

Immagine 1 di 6

Come sarà la Biblioteca di Potenza del 2035?
Avrà cose utili per quelle famiglie? Qualcosa o qualcuno per il loro tempo perduto?
E cosa c’era in Biblioteca di così importante già nel 2001, quando iniziava il Tempo Perduto di Nonno Ciaccione?